Cena dell’impossibile sulla Pietra di Bismantova

I ragazzi dell'Istituo Alberghiero Motti stanno apparecchiando

Una cena con vista straordinaria quella che si è svolta sulla sommità della pietra di Bismantova (1047 metri di altitudine), nel territorio reggiano: l’associazione Trekking acquatico ha organizzato una “Cena dell’impossibile” con sei tavolini ancorati, dove gli invitati erano imbragati. Un appuntamento per raccontare in maniera diversa e assolutamente poetica una delle zone colpite dal terremoto dell’Emilia.

Dodici ospiti imbragati e serviti su tavolini sul confine più noto, quello della verticale rocciosa di oltre 100 metri affacciato su parcheggio e santuario. Persone comuni, personaggi, giornalisti.

Personalità di quest’angolo di Parco Nazionale d’Appennino, condotte dal Cai, sono il campione di sci Giuliano Razzoli, l’attore Chicco Salimbeni, ma anche il casaro Michele Francia, che mai avrebbe immaginato di vedere degustato il suo prodotto sul confine di uno spettacolare orrido. Ci sono gli studenti dell’Alberghiero del Motti che servono quanto Strabba (Andrea Tamagnini) e La Foresteria San Benedetto osano di cucinare a 1047 metri. Un delicato accostamento di antipasti tra dolce e salato, tortelli fumanti che sfidano un vento fortissimo e che genera, certo, qualche timore. C’è Angelo Boni, per l’occasione ad affettare salumi ricchi di storia, come il Salame fiorettino, caratteristico di queste zone da oltre cent’anni. C’è il Savurett di Agostino Leuratti, una composta di frutta degno nettare degli dei. Per gradire i liquori fatti a mano da un’incantevole Giorgia Rinaldi che, pur di esserci, sale in tutù e paperine, vini della reggianissima Venturini e Baldini. Un’iniziativa a costo zero destinata a far parlare in Italia. Dove, certo, si sa essere solidali con chi è colpito dal terremoto.

Angelo Boni e il suo prosciutto
Cena dell'impossibile sulla pIetra di Bismantova
I ragazzi dell'Istituo Alberghiero Motti stanno apparecchiando
Cena dell'impossibile sulla pIetra di Bismantova